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martedì 30 marzo 2010

Cima Marmotta (mt. 3330) - Val di Martello -




Punto di partenza: Parcheggio presso l'albergo Genziana o Schonblick (mt.2055)

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Dislivello: mt. 1245
Tempo di salita: 4 ore e 30
Difficoltà: media
Esposizione: nord

Itinerario non difficile e di rara bellezza dal lungo sviluppo che richiede un'ottima preparazione fisica. Lasciato il parcheggio si prende il sentiero N° 150-151 che entra subito nel bosco e dopo alcuni sali e scendi si arriva in un pianoro che si attraversa sul lato sinistro per poi seguire il sentiero che sale attraversando diritto il costone per poi curvare a destra ed arrivare al Rifugio N.Corsi (mt. 2265) chiuso d'inverno. Da quì si lascia il rifugio sulla destra e si sale lungo un canalino che svolta in alto a destra seguendo prima il sentiero N° 150 e subito dopo il sentiero N° 103 fino ad arrivare in un ampio vallone. Da qui si prosegue sempre diritto praticamente in piano,si passa il bivio che comprende anche il sentiero per la nostra destinazione,ma non lo teniamo in considerazione essendo il tragitto estivo e proseguiamo sempre diritti. Dopo circa 400 mt. dal ponte,cominciamo a salire di quota lungo un canalino a sinistra e proseguendo con un traverso fino a svoltare a sinistra per poi decidere se passare a destra o a sinistra un gruppo di rocce sul ripido. In discesa ci si accorgerà del rifugio Martello (mt. 2610),http://www.martellerhuette.com/
Tel. 0473 744790, che rimarrà in alto sulla destra orografica della vallata.
Raggiunta la Vedretta Alta non resta che attraversarla per poi mirare diritti alla bocca per l'ultimo sforzo prima di salire sulla cima. Prima di arrivare alla rampa finale possiamo ammirare sulla sinistra le tre Cime Venezia. Dalla Cima Marmotta si possono scorgere il Cevedale e il Gran Zebrù. La discesa viene effettuata lungo il medesimo percorso della salita.

lunedì 29 marzo 2010

Monte Serodoli (mt. 2706) - Val Rendena -




Punto di partenza: Parcheggio Val Nambino mt. 1650 (presso la Zangola)- Madonna di Campiglio -

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Dislivello: mt. 1056
Tempo di salita: 3 ore e 30
Difficoltà: media
Esposizione: est

Gita non difficile e che può offrire splendide discese dopo buone nevicate anche se bisogna fare molta attenzione subito dopo il vecchio rifugio del lago Serodoli e nell'ultimo pezzo prima di arrivare alla cima in caso di nevi non assestate.
Seguendo il sentiero N° 217 in direzione del rifugio Nambino (mt.1770), con l'omonimo lago, si sale lungo il bosco salendo velocemente di quota. Arrivati al lago,si lascia il rifugio sulla destra e si prende prima a sinistra e poi a destra fino a uscire dal tratto boschivo. Man mano che si sale di quota si può ammirare lo scenario maestoso del Brenta. Ora in terreno aperto si prosegue in direzione nord-ovest fino al lago Nero (mt. 2241) e poi al lago Serodoli (mt.2370) con il vecchio rifugio come posto di ristoro prima di affrontare l'ultimo ed il più impegnativo tratto. A destra si può scorgere il lago Gelato (mt. 2386). Salendo lungo la cresta si arriva fino alla piramide finale che si supera raggirandola sul lato destro e,se occorre,togliendo gli sci sull'ultimo pezzo. La discesa,che si effettua lungo la via di salita, offre quasi sempre ottime sciate grazie all'ampiezza del fronte e ai numerosi dossi.

domenica 14 marzo 2010

Cima della Banca (mt. 2726) - Gruppo di Cima d'Asta - Pieve Tesino




Punto di partenza: Val Malene - Pieve Tesino -

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Dislivello: mt. 1800
Difficoltà: media
Tempo di salita: 5 ore
Esposizione: ovest
Itinerario svolto in data: 14/03/2010

Fantastica escursione da effettuarsi solo in condizioni meteo e di neve perfette a causa dello sviluppo e delle 2 forcelle da passare prima di tornare al Campeggio Val Malene,http://www.valmalene.com. Il percorso non fa altro che seguire quello della gara di coppa delle Dolomiti di sci alpinismo della Cima d'Asta che quest'anno non passa sulla cima a causa delle condizioni nivometriche assolutamente non sicure. Dal Campeggio si prende la strada forestale della Val Tolva,sentiero n° 338 fino all'apertura della valle da dove comincia a sinistra la salita vera e propria fino a quota 1650 lungo il boal del passetto fino alla forcella del passetto (mt.2495). Da qui togliamo le pelli e scendiamo di circa 200 metri per poi ripellare e salire in direzione nord-est nei pressi del Rifugio Ottone Brentari (mt. 2473). Da qui,lasciando il rifugio in basso a destra,si sale fino alla forcella della Cima della Banca da dove comicia una lunga e interminabile discesa fino al campeggio. Un percorso alternativo e piu' breve lo si puo' effettuare dalla Malga Sorgazza (mt. 1450),raggiungibile in macchina.

sabato 13 marzo 2010

Cima Parì (mt. 1991) - Val di Concei -

Punto di partenza: Malga Trat (mt.1502)
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Dislivello: mt. 489
Difficoltà: semplice
Tempo di salita: 2 ore e 30
Esposizione: ovest

Gita sospesa a causa del forte rischio slavine una volta sulla cresta del Dos da Trat (mt.1840). Lasciata la macchina su uno dei tornanti della strada che porta al Rifugio Nino Pernici (mt.1600) http://www.pernici.com,si sale lungo la strada forestale per poi salire diritti lungo i prati lasciando la malga a sinistra. Una volta raggiunta una strada forestale la si segue a destra per circa 400 metri,quasi in piano, fino ad arrivare a degli ampi prati ripidi esposti a ovest. Facendo attenzione a non caricare troppo la neve si prende quota cercando di fare delle strette zeta avvicinandosi piu' possibile ai pochi alberi. Raggiunta la cresta la si segue a destra fino al Dos da Trat da dove si scende leggermente vedendo a destra il Monte Caret (mt. 1793) con la cima ben visibile grazie ad una croce e diritti a noi la nostra metà ossia la Cima Parì,anch'essa segnata con croce. Quì decidiamo di ripiegare causa rischio slavina dovuto alla nevicata recente e alle grosse cornici sempre pericolose. Nonostante tutto,la discesa,sempre lungo il percorso di salita,ci riserva non poche emozioni in quanto la neve risulta ancora vergine.