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giovedì 15 settembre 2011

Cima d'Asta (mt. 2847) - Gruppo di Cima d'Asta -

Accesso: Trento poi Valsugana sulla ss 47 e uscita a Castel Tesino,poi procedere fino a Pieve Tesino e prendere per la Val Malene e poi stare sulla sinistra in direzione Malga Sorgazza dove si parcheggia
Visualizzazione ingrandita della mappa
Punto di partenza: Parcheggio a Malga Sorgazza
Dislivello: m 1397
Esposizione: sud
Durata salita: 3 ore e 1/2
Sviluppo salita: km 6
Difficoltà: media
Punti di appoggio: Rifugio Ottone Brentari ( 0461-594825 3478402125 - 3403262094 )
Escursione effettuata in data: 11/09/2011
Percorso Gps :
Foto
Cartina topografica del percorso
Voto : 8

Maestosa cima granitica quella di Cima d'Asta con un panorama mozzafiato sul gruppo omonimo e sulle cime del Lagorai senza scordarsi dello stupendo lago dalle acque magiche proprio a picco della cima. Lasciata la macchina al parcheggio di Malga Sorgazza (mt. 1450) ( malgasorgazza@libero.it ) prendiamo la forestale sentiero n° 327 che sale lievemente in mezzo ad un bosco di larici e abeti per circa 2 km fino al limite del bosco dove si apre la valle con le cascatelle del torrente Grigno. Ora sempre sul sentiero di partenza ci teniamo sulla destra orografica della valle e saliamo lungo dei tornanti stretti e ripidi dove prendiamo quota e arriviamo a delle lastre di roccia molto ripide che lentamente ci portano fino al bellissimo laghetto di Cima d'Asta sulla nostra sinistra e subito dopo,piegando leggermente a destra,arriviamo al Rifugio Ottone Brentari (mt. 2473) dall'ottima cucina. Ora decidiamo di salire dalla cresta est fino alla Forzeleta lungo il sentiero n° 364 che raggira la cima da destra salendo lungo dei massi facendo attenzione a non perdere di vista i segnali. In caso di brutto tempo si consiglia di rimanere al rifugio. Arrivati in cima alla forcella si scende di quota lungo un cordino metallico per circa 50 metri,senza grosse difficoltà, per poi salire alla cima lungo alcuni tornanti molto ripidi. La croce di vetta è il sospirato riposo dopo la bell'impresa,la vista sulle cime circostanti fa riposare la mente. La discesa la effettuamo atraversando tutta la cresta e scendendo a sinistra dopo il bivacco di vetta facendo attenzione perchè il sentiero è poco marcato e non segnato sulla maggioranza delle cartine. La discesa è ripida e lungo dei sassi mobili che richiedono la massima attenzione. Il canalone dei Bassanesi,così chiamato,va affrontato stando sul lato destro seguendo la lieve traccia e facendo attenzione alle rocce sopra la testa. Si arriva sul lato occidentale del lago per poi tornare sul sentiero n° 327 che è il medesimo che abbiamo fatto per arrivare al rifugio in salita. La discesa la effettuiamo lungo la traccia di salita e ci dirigiamo velocemente alla malga Sorgazza per uno speciale spezzatino di cervo con Polenta.